Superammortamento e nuova Sabatini premiano le vendite auto. Diamo un’occhiata ai dati più freschi per capire quale è la situazione generale nel nostro paese.
Il 2016 si è chiuso favorevolmente per i costruttori d’auto, perché nel complesso risultano immatricolate 1.847.493 unità, quindi il 16.2% rispetto al 2015. Due i fattori principali della crescita: le operazioni commerciali messe in atto dalle case produttrici nella prima metà dell’anno che hanno dato un bella accelerata al mercato dei privati e le leve fiscali. Nel dettaglio, il Superammortamento la Legge Sabatini hanno dato una mano a chi voleva acquistare una nuova vettura e il risultato si è tradotto in un fatturato generale del comparto auto di 36.9 milioni di euro e di introiti fiscali per lo stato di 6.6 miliardi di euro.
Vendite auto: aumentano i segmenti C e D
I privati fanno la parte del leone nelle vendite auto, anche se nel corso del 2016 hanno raggiunto la quota più bassa di sempre, il 61.8% del totale. A seguire le vendite auto per le società che hanno segnato un incremento importante, un +27.7% che dimostra la rinascita dell’industria e del commercio. Importante anche l’incremento del 18.1% segnato dal noleggio a lungo termine.
E l’alimentazione? In Italia vince il diesel con un aumento del 19.7%. Il diesel si presenta come la forma di alimentazione più venduta, con il 57.4% del mercato, seguito dalla benzina con il 32.5%. In flessione si sono dimostrate le alimentazioni ‘alternative’ quali il GPL, il metano e l’elettrico, che non hanno raggiunto le 1500 unità nel complesso.
Il segmento mostra la massiva vendita auto di vetture C, le medie e le D medie superiori. La crescita è fortemente legata all’aumento del noleggio a termine e si riflette su una diminuzione delle vendite auto di utilitarie, che sono scese al 37.6% del 2016 contro il 40.3% del 2015. E infine la geografia, perché il nord Italia si è dimostrato ancora una volta il traino nelle vendite auto, aggiudicandosi oltre il 60% dell’immatricolato complessivo.